BIO


Stefano Boeri



E' nato a Milano nel 1956. Nel 1980 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano e nel 1989 consegue il dottorato di ricerca in Pianificazione Territoriale all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Professore Ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di Milano, ha insegnato come guest professor in diversi atenei internazionali, tra i quali l’Harvard Graduate School of Design di Cambridge, l’Istituto Strelka di Mosca, il Berlage Institute di Rotterdam e l’École Polytechnique Fédérale di Losanna. È stato progettista e membro del comitato scientifico dello Skolkovo Innovation Center, polo di alta tecnologia nei pressi di Mosca. Oggi dirige il Future City Lab della Tongji University di Shanghai, un programma di ricerca post-dottorato dove si anticipa la mutazione delle metropoli planetarie. E’ stato Assessore alla Cultura del Comune di Milano dal 2011 al 2013.

Da febbraio 2018 è Presidente della Fondazione La Triennale di Milano, una delle principali istituzioni culturali in Italia, che realizza mostre, conferenze ed eventi legati ad arte, design e architettura. Direttore delle riviste internazionali Domus (2004-2007) e Abitare (2007-2011), Boeri ha pubblicato articoli su varie testate (Casabella, Icon, 2g, Archis, Blueprint), oltre a numerosi libri, tra cui: Il Territorio che Cambia (con A. Lanzani ed E. Marini, Abitare Segesta, 1996), Mutations (Actar, 2000), USE, Uncertain states of Europe (Skira, 2009), L’anticittà (Laterza, 2011), Biomilano. Glossario di idee per una metropoli basata su biodiversità (Corraini, 2011), Fare di più con meno (Il Saggiatore, 2012), A Vertical Forest. Instructions booklet for the prototype of a forest city (Corraini, 2015) e La città scritta (Quodlibet Edizioni, 2016).Nel 1993 ha fondato Multiplicity, un’agenzia di ricerca che coinvolge artisti, fotografi, analisti e indaga le relazioni tra geopolitica e urbanistica. Con il progetto USE-Uncertain States of Europe, Multiplicity partecipa alla mostra Mutations (2000, Bordeaux, Tokyo). Con Solid Sea (un’indagine sui flussi migratori attraverso il Mediterraneo) nel 2002 a Documenta Kassel. Con Road Map (una ricerca sui confini in Medio Oriente), nel 2004-2007 a numerose Biennali e mostre internazionali.

Architetto e urbanista, Stefano Boeri fonda nel 1999 Boeri Studio, insieme a Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra. Nel 2008 nasce Stefano Boeri Architetti. Nel 2013, con Yibo Xu, fonda Stefano Boeri Architetti China, con sede a Shanghai.

Il lavoro di Stefano Boeri Architetti spazia dalla produzione di visioni urbane alla progettazione di architetture e spazi aperti, tra cui diversi waterfront, come Napoli, Trieste, Genova, La Maddalena, Doha, Marsiglia e Salonicco, con un costante focus sulle implicazioni geopolitiche e ambientali dei fenomeni urbani.

A Milano come Assessore alla Cultura dà il via alle rassegne Bookcity e Pianocity, rispettivamente dedicate alla letteratura e alla musica per pianoforte, che la città eredita tra i suoi eventi culturali di portata internazionale. Promuove la creazione del Museo della Pietà Rondanini di Michelangelo al Castello Sforzesco.

Sempre a Milano è ideatore e curatore di MI/Arch dal 2013 per quattro edizioni, a cui prendono parte noti architetti, come David Chipperfield, Grafton Architects, Arata Isozaki, Rem Koolhaas, Daniel Libeskind, César Pelli, Renzo Piano e Kazuyo Sejima. E’ ideatore e direttore artistico dal 2017 della Milano Arch Week, promossa dal Comune di Milano, con Politecnico, Triennale e Fondazione Feltrinelli. Nel 2017 è curatore di SUSAS (Shanghai Urban Space Art Season), il più importante evento di urbanistica, architettura e arte pubblica promosso dalla Municipalità di Shanghai.


Federico Massa in arte IENA CRUZ



E' un artista milanese, trasferitosi a Brooklyn, Ny da ormai sette anni. Dopo quattro anni nella grande mela ottiene la Green card per Extraordinary Ability.

Fin dal suo arrivo a NY ha collezionato esposizioni a New York, Baltimore e Miami, e commissioni di murales a Città del Messico, Ibiza, Manhattan, Barcellona, Miami e Brooklyn.

Sin dagli anni 90 a Milano, Federico ha consolidato la sua reputazione di ribelle fiorente all’interno del movimento della street art. Più tardi presso l’Accademia di Belle Arti Di Milano ha sviluppato col tempo un suo stile personale in continua evoluzione, determinato da colpi di spray, stancyl e tratti precisi e calibrati di pennello, su diverse superfici. Con la sua serie di opere intitolata “Omaggi”, ricavata dai poster di Palazzo Reale derubati dalla strada e reinterpretati dall’artista stesso, Federico ottiene la sua prima mostra a New York presso la Graphite Gallery di Brooklyn.

Ma e’ quando inizia a creare murales di grosso formato che la città si accorge realmente di lui, tutto comincia con un primo murales con forte tematica sulla cultura messicana, fonte di ispirazione per Federico, fin dai suoi primi passi a NY.

Col tempo si guadagna il rispetto tra le note strade di New York, il suo stile in continua ricerca e perfezionamento si riflette cosi attraverso murales di grande scala, opere in studio, installazioni, e sculture, con uno stile visivo ed un immaginario unico datogli dall’esperienza ricevuta attraverso I suoi viaggi tra Mexico e Stati Uniti.

Negli ultimi anni di produzione, Federico si sensibilizza sulla tematica del cambiamento climatico globale, e sull’estinzione della specie animale.

Come artista focalizzato nel dipingere animali e natura, inizia a produrre opere rappresentanti la ribellione della specie, la serie e’ intitolata “Rip Tide Torn Future” dove animali in via di estinzione sembrano scomparire dalle tele pittoriche, cercando di lanciare un ultimo grido al mondo che li sta condannando.

La sua motivazione lo spinge cosi a Creare una mostra inisieme al National Park di NY intitolata “Forbitten Fruit”, in collaborazione col Moma PS1. Per l’occasione Federico crea un opera intitolata “Camouflage” dove si vede rappresentato uno scramble jet utilizzato nella seconda Guerra mondiale per intercettare aerei nemici, trasformato in un Green Hero, un piccolo uccello nativo del centro America. Da macchina ad animale, un messaggio che riflette sul bisogno di incanalare I nostri pensieri in un mondo fatto di positivismo e colorati spazi creativi.

Camouflage e’ anche l’opera selezionata su oltre 400 proposte, dalla giuria composta da Ian Alteveer, Valerio Bindi e Malin Fezeh per  la call for art "Change!" il progetto di arte pubblica organizzato da Off Side Art  nella citta’ dell’Aquila, in Abruzzo, colpita dal violento terremoto del 2009. Camouflage e’ stata cosi’ ingrandita e stampata sulla tela vinilica che copre uno dei ponteggi dei palazzi in ricostruzione del centro storico, in questo caso Il Teatro Comunale de L’Aquila.

Nel 2018 Federico realizza Hunting Pollution, un murale di 1000 metri quadri che si aggiudica il primato come il murale Eco-Friendly piu’ grande d’Europa.



CHIARA BONI La Petite Robe nasce nel 2007 dal desiderio della stilista fiorentina Chiara Boni di realizzare un capo che sapesse abilmente esaltare la femminilità del corpo di ogni donna e che fosse al contempo pratico e comodo. A settembre 2015, CHIARA BONI La Petite Robe inaugura la sua prima boutique monomarca a Milano, seguita a novembre 2016 da un’altra apertura a Roma e a settembre 2017 a Los Angeles. Nel 2019 CHIARA BONI La Petite Robe è la prima azienda italiana di abbigliamento femminile ad aver ottenuto la certificazione PEF “Product Environmental Footprint”. La PEF nasce da una raccomandazione della Commissine Europea di proporre diversi modi per incrementare la produttività e dissociare la crescita economica sia dal consumo di risorse che dagli impatti ambientali. “Measuring for a Sustainable Future” è il nome di questo progetto realizzato da CHIARA BONI La Petite Robe insieme ad Eurojersey, azienda tessile italiana, che da più di dieci anni è impegnata in un programma di sostenibilità ambientale.